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INFORMAZIONI ORIENTATIVE E CONSIGLI UTILI DI PRONTO SOCCORSO
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Nei casi più gravi è necessario ricorrere al Pronto Soccorso Ospedaliero
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FERITE:
Definizione
Con ferita si intende un’interruzione a tutto spessore della continuità della cute che può interessare anche i piani sottocutanei e profondi. Le ferite possono essere da punta, da taglio, lacerocontuse o abrasioni.
Sintomi
Il pericolo maggiore è costituito dalle infezioni, conseguenza dell’inquinamento da parte di germi presenti sulla superficie cutanea o sull’oggetto che ha provocato la ferita.
I sintomi tipici di una ferita infetta sono:
Arrossamento e gonfiore dei bordi della ferita e della zona circostante.
Dolore di tipo battente.
Febbre e formazione di pus.
Cosa fare
Per medicare delle ferite semplici occorre seguire i seguenti punti:
Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone prima di procedere con la medicazione.
Per evitare la propagazione di germi è necessario innanzitutto sciacquare subito la parte interessata sotto acqua corrente, al fine di rimuovere eventuali detriti o corpi estranei. Una corretta detersione costituisce la migliore strategia di prevenzione nei confronti di possibili infezioni locali e soprattutto consente di evitare, almeno temporaneamente, l'impiego di preparati antibiotici. Questi vanno impiegati nei casi più complessi (difficoltà di cicatrizzazione, formazione di pus, modificazioni dell'aspetto della ferita e così via), da sottoporre alla valutazione del medico.
Occorre particolare cautela qualora possano essere penetrate nella cute particelle estranee, che è opportuno rimuovere con attenzione.
Applicare un disinfettante, quale per esempio acqua ossigenata, lasciando possibilmente asciugare la ferita all'aria.
Ricoprire la ferita ponendo a diretto contatto con essa una o più garze sterili. Porre del cotone idrofilo al di sopra di esse. Fissare la medicazione con una fascia di tela o rete elastica oppure con dei cerotti. In caso di tagli non particolarmente profondi, si possono applicare cerotti appositi utilizzabili in sostituzione dei punti chirurgici e/o una speciale colla che riattacca i due lembi. Solo un medico o un infermiere competente può stabilire se è possibile evitare la sutura tradizionale. Bisogna sempre considerar infatti l’orientamento del taglio rispetto alle linee di tensione della cute e l’esito estetico ottenibile con le diverse metodiche di medicazione.
Se la ferita sanguina abbondantemente, è necessario applicare un bendaggio compressivo. Soprattutto in caso di lesioni agli arti, è di fondamentale importanza sollevare la parte interessata ad un livello superiore rispetto a quello del cuore, in modo da facilitare l’arresto dell’emorragia.
Il medico deve essere consultato qualora il taglio procuri un'emorragia rilevante, a seguito per esempio della lesione di un vaso sanguigno, oppure se esso è stato causato da un oggetto potenzialmente contaminato da polvere di strada o rimasto a contatto con il terreno. In questo caso, infatti, è opportuno verificare il proprio stato di regolarità nei confronti della vaccinazione antitetanica e, se ritenuto necessario, ripristinare la copertura vaccinale.
Cosa non fare
Non usare alcol o disinfettanti colorati. La tintura di iodio va eventualmente applicata intorno alla ferita ma mai direttamente su questa.
Non sottovalutare mai le ferite da taglio discretamente profonde a livello di mani e/o polsi. In caso di lesione tendinea, non tempestivamente suturata, si possono avere infatti conseguenze funzionali importanti.
Nota:
La redazione di Pagine sanitarie rammenta che le informazioni proposte hanno carattere nettamente divultativo ed orientativo e non possono, in alcun modo, sostituire la consulenza medica.
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